Scopri le bellezze di Orvieto

Cosa vedere

UN'ESPERIENZA UNICA ED INDIMENTICABILE

Il cuore verde dell'Umbria

La posizione, la straordinaria bellezza e la buona qualità della vita fanno di questa illustre città dell'Umbria, stretta tra Lazio e Toscana,  una meta ideale per piacevoli soggiorni all'insegna del piacere e del relax.

 

Pozzo di San Patrizio

Il Pozzo di San Patrizio storico è una struttura costruita da Antonio da Sangallo il Giovane a Orvieto, tra il 1527 e il 1537, per volere del papa Clemente VII, reduce dal Sacco di Roma e desideroso di tutelarsi in caso di assedio della città in cui si era ritirato. I lavori del pozzo – progettato per fornire acqua in caso di calamità o assedio – furono conclusi durante il papato di Paolo III Farnese (1534-1549).

L'accesso al pozzo, capolavoro di ingegneria, è garantito da due rampe elicoidali a senso unico, completamente autonome e servite da due diverse porte, che consentivano di trasportare con i muli l'acqua estratta, senza ostacolarsi e senza dover ricorrere all'unica via che saliva al paese dal fondovalle.

Il pozzo prese il nome di San Patrizio, probabilmente, perché utilizzato come luogo di espiazione dei peccati allo stesso modo di una caverna esistente in Irlanda denominata "Purgatorio di San Patrizio".

Torre del Moro

Alla fine del Duecento Orvieto ebbe un nuovo assetto urbano e collocò in posizione strategicamente centrale il palazzo dei Sette con la torre detta del Papa, alta 47 metri e orientata quasi perfettamente secondo i quattro punti cardinali. Le sue imponenti dimensioni consentivano, infatti, la dominazione visiva dell'allora vasto territorio dello stato orvietano. Nel XVI secolo la torre venne così chiamata da Raffaele di Sante, detto il Moro, che diede il suo nome anche al sottostante palazzo Gualtiero, di sua proprietà, e all'intera contrada. Nel 1865, all'altezza di diciotto metri, fu sistemata nella torre del Moro la vasca distributrice del nuovo acquedotto e, a seguito dei restauri del 1866, venne installato l'orologio meccanico e due campane civiche. La campana più piccola proveniva dalla torre di Sant'Andrea e quella più grande dal palazzo del Popolo.

Il palazzo dei Sette con la torre del Moro, recentemente restaurato e adibito a centro culturale, appartenne all'antica famiglia dei Della Terza, poi fu di proprietà del Papato, sede dei Sette, del pontefice e sembra che vi abitò anche Antonio da Sangallo.

Nel XVI secolo la Torre venne ribattezzata "del Moro" quasi certamente per opera di Raffaele di Sante, detto il Moro, che dette il suo nome anche al sottostante Palazzo Gualtiero di sua proprietà e all'intera contrada.

Orvieto Underground

Orvieto, città millenaria sospesa quasi per magia tra cielo e terra, ha svelato un altro degli aspetti che la rendono unica ed eccezionale: un dedalo di grotte è nascosto nell’oscurità silenziosa della rupe.

La particolare natura geologica del masso su cui sorge ha consentito agli abitanti di scavare, nel corso di circa 2500 anni, un incredibile numero di cavità che si stendono, si accavallano, si intersecano al di sotto del moderno tessuto urbano.

Sono un prezioso serbatoio di informazioni storiche ed archeologiche, studiato solo recentemente in modo organico e scientifico. Se l’aspetto “superficiale” della città è mutato con il passare del tempo, le strutture ipogee che le sono state funzionali sono rimaste, in buona parte, intatte.

Duomo di Orvieto

La cattedrale di Santa Maria Assunta è il principale luogo di culto cattolico di Orvieto, in provincia di Terni, chiesa madre della diocesi di Orvieto-Todi e capolavoro dell'architettura gotica dell'Italia Centrale. Nel gennaio del 1889 papa Leone XIII l'ha elevata alla dignità di basilica minore.

La costruzione della chiesa fu avviata nel 1290 per volontà di papa Niccolò IV, allo scopo di dare degna collocazione al Corporale del miracolo di Bolsena. Disegnato in stile romanico da un artista sconosciuto (probabilmente Arnolfo di Cambio), in principio la direzione dei lavori fu affidata a fra Bevignate da Perugia a cui succedette ben presto, prima della fine del secolo, Giovanni di Uguccione, che introdusse le prime forme gotiche. Ai primi anni del Trecento lo scultore e architetto senese Lorenzo Maitani assunse il ruolo di capomastro dell'opera.

cosa vedere nei dintorni

CIVITA DI BAGNOREGIO

Il Paese che muore

Considerata uno dei borghi più belli d'Italia ed immersa nella Valle dei Calanchi, Civita di Bagnoregio affonda le proprie radici in epoca etrusca. Per secoli, poi, è stata soggetta a frane ed erosioni, che hanno portato al  progressivo svuotamento dell'affascinante borgo, dove il tempo sembra essersi fermato.

BOLSENA

La Città del Miracolo Eucaristico

La città che da il nome al lago di origine vulcanica, è un borgo grazioso che si sviluppa ai piedi del castello Monaldeschi. Il suo monumento principale rimane la Collegiata di Santa Cristina, protettrice della città, al cui interno è avvenuto nel 1263 uno dei più famosi miracoli eucaristici.

TERNI

La Città di San Valentino

Questa città si inserisce in un territorio ricco di storia (famoso il sito archeologico di Carsulae), bellezze della natura, come la cascata delle Marmore, e antichi borghi ( Narni, Otricoli, Amelia solo per citarne alcuni). Al suo patrono è dedicata la Basilica, al cui interno è custodito il suo sepolcro.

BOMARZO

Il Parco dei Mostri Sacro Bosco

Voluto dal principe Pier Francesco Orsini che lo dedicò alla moglie Giulia Farnese, fu progettato e realizzato dall'architetto Pirro Ligorio nel 1547 in stile grotesque. Questo bizzarro complesso monumentale italiano, fu definito da Salvador Dalì come un'invenzione storica unica.

OASI DI ALVIANO

L' Oasi del WWF

Estesa per circa 900 ettari, questa oasi è un importante sito naturalistico per le specie migratorie e non. Nata nel 1963 da uno sbarramento del Tevere da parte di Enel, negli 1990 vede nascere la collaborazione di quest'ultima con il WWF, dando vita ad un progetto di valorizzazione di questa area.

VITERBO

La Città dei Papi e delle Terme

Incastonata nel verde della Tuscia, ricca di sorgenti termali, questa città medievale vive il suo massimo splendore con i festeggiamenti della protettrice Santa Rosa, cui è dedicata la Macchina. Questa torre di circa 30 metri, la sera del 3 settembre,  viene portata a spalla da oltre 100 uomini per le vie della città.